Risultati clinici

Su oltre 3.000 lesioni trattate in SMC si sono ottenuti i seguenti risultati clinici:  

a)    completa guarigione con un solo trattamento in 85% dei casi;

b)    necessità di ulteriori trattamenti (massimo 3) per la completa guarigione nel 13% dei casi;

c)    dimensione media delle lesioni trattate 7 cm2 (minima 0.5 cm2, massima 185 cm2);

d)   numero medio delle lesioni trattate in una singola sessione 2,8 (massimo 27 lesioni trattate nella stessa seduta);

e)    età media dei pazienti 68 anni (massima 102 anni);

f)  frequenza delle sedi delle lesioni (nell'ordine): viso, tempia, gambe, collo, tronco, mani, braccia;

g)   tollerabilità ed effetti collaterali: nella quasi totalità dei casi la evoluzione delle lesioni dopo il trattamento di Brachiterapia è totalmente indolore. Nei casi di trattamento di mucose genitali o orali (meno di 1%), si può avere un periodo di irritazione e dolore locale, comunque ben controllabile con l’uso di antidolorifici per uso topico; 

h)  la terapia non prevede somministrazione di farmaci; non occorre sospendere eventuali terapie in corso; non occorre il digiuno; 

i)    durante la seduta di trattamento, dal momento dell'applicazione del prodotto radioattivo il paziente deve rimanere fermo per il tempo prescritto, seguendo le disposizioni date al momento dal medico nucleare, e non toccare con le mani il prodotto applicato.

j)     dopo il trattamento non sono necessarie cure particolari, salvo mantenere la lesione protetta da eventuali infezioni; quindi si dovranno semplicemente osservare le norme igieniche generali.  

Dopo il trattamento radiante inizia immediatamente il processo di necrosi del tessuto interessato. A distanza di circa due settimane, per solidificazione dell’essudato siero-ematico comincia a formarsi caratteristicamente una crosta, che può permanere anche per qualche settimana.
La crosta, che cade per lo più spontaneamente, o con il quotidiano lavaggio, o per casuale sfregamento, può riformarsi e ricadere più volte. Poi si verifica quindi una spontanea riparazione con tessuto neoformato, che gradualmente assume aspetto di epitelio pressoché normale, spesso più chiaro di quello circostanteLa guarigione clinica della lesione  avviene di solito dopo due o tre mesi. 

controlli, prima trimestrali, poi semestrali e annuali, sono necessari per constatare se la brachiterapia è stata o no efficace sull'intera lesione, ovvero  per verificare l’eventuale persistenza di malattia, sia pure settoriale. E' interessante evidenziare, a tal proposito, che nella programmazione di taluni casi, come ad esempio nel Paget Extramammario, si deve considerare sin dall'inizio la probabilità di ulteriori trattamenti dopo il primo, a volte solo limitatamente a piccole aree all'interno della zona trattata.

La Brachiterapia con isotopi non sigillati rappresenta oggi una terapia semplice ed efficace per la cura dei tumori non melanocitici della pelle.  

Non è da considerarsi trattamento di seconda linea, ma come reale alternativa alla classica terapia chirurgica, o ad altre terapie mediche, quando le tecniche non invasive dimostrano un chiaro vantaggio.