I TUMORI NON MELANOCITARI DELLA PELLE

I tumori non melanocitari della pelle originano dalle cellule dell'epidermide.

L'epidermide è lo strato più esterno della pelle, a stretto contatto con il sottostante derma di natura connettivale dotato di formazioni papillari ricche di vasi sanguigni e terminazioni nervose

L'epidermide è un epitelio composto da diversi tipi di cellule, definite genericamente Cheratinociti perché il loro scopo è produrre una proteina fibrosa, detta cheratina, che ha essenziale funzione protettiva della cute. Questo processo di produzione, detto appunto cheratinogenesi, avviene attraverso la maturazione graduale delle cellule, dallo strato più profondo dell'epidermide verso l'alto, con il succedersi di profonde differenziazioni morfologiche e funzionali e disposizione a strati sovrapposti, dallo Strato Profondo o Basale o Germinativo, passando per lo Strato Spinoso, il Granuloso, il Corneo (quello più esterno), formato da cellule cheratinizzate morte che vengono continuamente rinnovate ed eliminate secondo un ciclo di 3-4 settimane. 

 

 

 

Fig. 1. Lo strato germinativo (più in basso) fornisce le cellule necessarie per la rigenerazione degli strati epidermici. Queste cellule germinali sono separate dal derma da una sottile lamina della membrana basale. Dopo la divisione mitotica, una nuova cellula va verso una progressiva maturazione detta cheratinizzazione e migra verso la superficie.

La trasformazione neoplastica delle cellule dello Strato Basale o Germinale dà origine al Basalioma (o carcinoma a cellule basali o BCC - Basal Cell Carcinoma) mentre dalle cellule specializzate o spinali origina lo Spinalioma (o Carcinoma Spinocellulare o Squamocellulare o SCC - Squamous Cell Carcinoma). 

Queste neoplasie vengono genericamente definite Non Melanocitarie (o non melanoma dalla terminologia anglosassone - Non Melanoma Skin Cancer - NMSC), per distinguerle dal Melanoma che origina dai Melanociti, cellule situate tra le cellule dello strato basale, ma che sono di derivazione dalle creste neurali, e deputate alla produzione di granuli di melanina,  che trasferiti  ai cheratinociti attraverso i numerosi prolungamenti (dendriti), determinano il colorito della pelle.

Il Carcinoma Basocellulare può insorgere in ogni parte del corpo, escluse le mucose, ed è molto spesso multicentrico. La metastatizzazione da tale tipo di tumore cutaneo è eccezionale (0,1-0,3 %), mentre ha una particolare aggressività locale, con estensione verso la profondità ad interessare le parti molli, il periostio e l’osso. Nella forma iniziale si presenta come nodulo piano-superficiale o nodulare traslucido, di colore rosato o cereo o grigio-perlato, con scarsi vasi teleangectasici superficiali, talvolta di aspetto sclerodermiforme. Gli stadi più avanzati si presentano con ulcerazione per lo più centrale e margini periferici rilevati. L’entità della ulcerazione e la perdita di sostanza  può avanzare sempre più, anche se lentamente, esitando nella forma che gli antichi patologi definivano “ulcus rodens”, interpretata un tempo come una forma di infiammazione.

Fig.2 Esempio di BCC nodulare con erosione centrale

Fig.3 Esempio di BCC piano eroso

Il Carcinoma Spinocellulare è meno frequente del basalioma, ma al contrario di questo, può dare origine a metastasi loco-regionali ed anche a distanza. Compaiono in ogni parte del corpo e trovano sede di predilezione sul viso (specialmente sul labbro inferiore); sulla cute del naso (spesso sulla punta), delle guance, delle palpebre; come anche nelle mucose (labbra, vulva, pene). Può originare da cicatrici o ulcere cutanee. Si presenta come lesione maculopapulare superficiale e desquamante, che sanguina con facilità. Va frequentemente incontro ad ulcerazione; a volte l’ulcera crateriforme ha i margini arrovesciati e ispessiti. Altre volte si osserva una crescita a nodi papillari con una proliferazione sovente gigante. In altri casi la lesione appare ricoperta di uno spesso strato corneo, anche quando interessa le mucose, e può osservarsi altresì una  variante verrucosa.  

Fig.4 Esempio di SCC sanguinante

Fig.5 Esempio di SCC gigante

Altre forme di carcinomi cutanei (circa 1%) che originano dalle cellule dello strato superficiale sono rappresentate da espressioni particolari, come il Carcinoma Spinocellulare in situ, detto anche Bowen Disease, che in realtà è una forma del cancro intraepiteliale allo stadio iniziale, che può interessare anche la cute dell’asta e dello scroto. Anche la cosiddetta “ Erirtroplasia di Queyrat” del glande sta a rappresentare un carcinoma spinocellulare superficiale, ma talvolta (in circa il 10% dei casi) può essere invasivo. Nel pene e nella vulva si riconoscono anche rari casi di morbo di Paget extrammammario (Extra Mammary Paget Disease), che sembrano originare dalle ghiandole apocrine. 

Una forma particolare di carcinoma spinocellulare è il cosìddetto Cheratoacantoma like, che si presenta nelle parti esposte al sole, per lo più il viso, come una escrescenza rotondeggiante, che spesso si ulcera centralmente. 

Infine, la cosidetta Cheratosi Attinica, che rappresenta sicuramente una forma precancerosa,   da molti dermatopatologi si ritiene possa classificarsi come carcinoma in situ, avendo evidenziato, in accurate revisioni, aspetti intradermici dimostrativi di tale stato .

 

I dati anamnestici forniti dal paziente e l'esame obiettivo della lesione orientano immediatamente il medico esperto verso la diagnosi, ma solo l'esame microscopico (istologico/citologico) potrà fornire l'esatta caratterizzazione e classificazione.